lunedì 30 novembre 2009

PIANO CASA

Nel Consiglio Comunale del 28.9.09 è stata presentata e poi ritirata,durante la seduta stessa la proposta di delibera relativa all'applicazione della Legge Regionale 23, il Piano Casa.
Il gruppo di minoranza ha presentato in aula 6 osservazioni, che sono state considerate dal Sindaco fondate e pertinenti, tanto da portare alla decisione, in una breve riunoine del gruppo di maggioranza, del ritiro della proposta di delibera.
La successiva delibera è stata modificata nei punti critici evidenziati dalla minoranza, che avrebbero forse esposto il Comune al rischio di ricorsi, accogliendo 5 osservazioni sulle 6 presentate:
solo vincoli mirati, ampliamento della volumetria con relativo parcheggio, non cumulo di volumi da condoni o sottotettti, non delega alla commissione paesaggio (formata da esperti solo con parere consultivo), di scelte che spetterebbero solo agli amministratori eletti dai cittadini proprio per fare questo.
La nuova delibera svincola alcune aree precedentemente vincolate, dove ora i cittadini potranno ampliare la volumetria dell'abitazione creando il locale in più per un figlio o per un anziano. I confini sommari della fascia di 150 metri dal fiume vengono sostituiti da vincoli ragionati sul nostro abitato, più comprensibili e condivisibili dai cittadini, vincoli solo dove servono e dove hanno il significato di tutelate zone sensibili e pregiate, quindi meritevoli di vincoli :
- i nuclei antichi, anche nelle frazioni di Pianazzola, Loreto, Campedello, S.Carlo, Uschione, all'Alpetto, a Bette, nella zona Crocetta.
- i crotti
- il versante di Pianazzola.
Abbiamo vincolato meglio queste zone, svincolandone altre dove non era chiaro perchè un cittadino non potesse ampliare l'abitazione.
La legge del Piano Casa è pensata da Roma per rilanciare l'edilizia:
cercando di essere concreti e realisti, il gruppo di minoranza ha cercato le proposte per applicarla nel modo migliore possibile, adattandola alle caratteristiche particolari del nostro abitato, che conosciamo meglio dei politici che hanno steso la legge.
Questo è lo spirito della legge, aiutare il lavoro nell'edilizia e migliorare il nostro patrimonio immobiliare.
Il gruppo di minoranza è favorevole alla ristrutturazione delle case già esistenti, alla cura ed alla manutenzione attenta del nostro territorio, al risparmio energetico, per mantenere il perimetro attuale del nostro abitato, tutelando vigneti, prati, parchi e quello che fa di Chiavenna un luogo dove vivere bene.
Avremmo però preferito, come hanno fatto altri Comuni, non fare sconti sugli oneri di urbanizzazione:
non ci pare opportuno, in un momento di magri bilanci comunali, diminuire ancora di più le entrate, rinunciando a soldi che avrebbero potuto essere usati per la manutenzione di strade, per es. quelle che i cittadini stanno chiedendo di asfaltare.
Complessivamente crediamo che il ritiro della prima delibera abbia permesso alla minoranza di dare il suo contributo costruttivo per una delibera sensibilmente migliore, votata quindi all'unanimità.
C'è stato un buon confronto tra maggioranza e minoranza, con un risultato positivo per la città, quindi speriamo che questo diventi un metodo di lavoro anche per altre occasioni importanti, per es. per il Piano di Governo del Territorio.

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