giovedì 13 dicembre 2012
IMU TERRENI EDIFICABILI
Oltre al raddoppio del carico fiscale deliberato a giugno dalla maggioranza, lo scorso novembre la Giunta De Pedrini ha introdotto i valori di riferimento per calcolare l’IMU sui terreni “edificabili”. A parità di superficie, i proprietari di terreni edificabili e all’interno degli ambiti consolidati (es Loreto, zona scuola Garibaldi, Raschi, Bette ecc…), in pratica terreni già edificabili prima del PGT, dovranno pagare anche il 60% in più rispetto a quanto dovuto dai possessori dei nuovi ambiti edificabili, "creati" e resi edificabili dal PGT, anche se nelle stesse zone.
Ad esempio: chi possiede 1000 mq di terreno edificabile in zona ex campo sportivo o ex chiesa di San Fedele paga l’IMU su un valore del proprio terreno valutato dalla Giunta 200 Euro al metro quadrato.
Invece i possessori dell’ambito A.T.1.3 ( sempre area ex campo sportivo) o A.T.1.4 ( ancora ex chiesa di San Fedele) pagheranno l’IMU su un valore dei propri terreni stabilito dalla Giunta in 75 e 150 Euro al metro quadrato (rispettivamente prima e dopo l’approvazione della convenzione che permetterà l'edificazione). Ci sembra una bella differenza.
Una tale differenza è riscontrabile anche fra i terreni edificabili di Loreto e quelli dell’ambito A.T.1.4 (vigne di Loreto), fra i terreni edificabili di Bette e quelli dell’ambito A.T.1.1 (Barini) o fra quelli dei Raschi ed i nuovi A.T.4.1.2.3 delle Giavere.
In quest'ultimo caso per i terreni dei Raschi la Giunta suggerisce un valore IMU di 150 Euro al metro quadrato, mentre per i nuovi ambiti delle Giavere il valore è di 75 e 150 Euro al metro quadrato (rispettivamente prima e dopo l’approvazione della convenzione). La sproporzione si fa ancor più evidente se consideriamo che le volumetrie edificabili dei nuovi ambiti sono triple rispetto a quelle delle Raschi (in pratica sulla medesima superficie ai Raschi si può costruire una casetta, mentre alle Giavere un condominio).
Se si decide di far pagare l’IMU sui terreni edificabili, ci sembrerebbe giusto che terreni confinanti e con le medesime possibilità di costruire paghino almeno cifre analoghe.
mercoledì 12 dicembre 2012
IMU
TAGLIARE LE SPESE COMUNALI PER RIDURRE L’IMU
La
situazione a cui il gruppo consiliare di maggioranza ci ha posto di
fronte con il bilancio di previsione 2012 era a dir poco problematica:
già a giugno il gruppo consiliare di minoranza si è attivato, proponendo
alcuni tagli alle spese comunali per contenere almeno la tassa dell'IMU.
La crisi, a livello locale e nazionale, era già drammatica: questa
tassa ha aggravato ancora di più le difficoltà economiche dei nostri
cittadini.
Mesi fa ci siamo trovati di fronte ad un bilancio che prevedeva un'entrata di 1.100.000 Euro di IMU (la sola quota prevista per il Comune di Chiavenna, più circa 684.000 euro allo Stato): per fare entrare tutti questi soldi, il gruppo di maggioranza all'unanimità ha deciso di aumentare entrambe le aliquote base IMU, sia per la prima casa, sia per la seconda. Inoltre i nostri concittadini devono pagare (senza conteggiare altri tributi statali o regionali) anche l' addizionale irpef comunale, per un totale di 350.000 euro: di conseguenza ci è sembrato indispensabile proporre tagli al bilancio, cercando di far stringere un po' la cinghia anche al Comune e non solo ai cittadini . I cittadini chiavennaschi verseranno per l’addizionale irpef comunale e l'IMU più di 2 milioni e 100mila euro, oltre il doppio di quanto versato nel 2011 (ICI e addizionale irpef comunale ammontavano a poco più di 1 milione di euro).Poiché cerchiamo di interpretare il nostro ruolo di consiglieri in maniera seria e concreta, siamo i primi a sostenere che queste tasse comunali non dipendono certo dal Sindaco De Pedrini e dalla sua giunta: il Consiglio Comunale però avrebbe potuto alleggerire la “stangata” e rendere più equa l'IMU.Il nostro gruppo consigliare aveva proposto 18 emendamenti al bilancio, trovando i soldi per rendere l'IMU più equa, almeno per la prima casa, come hanno fatto i Comuni di Sondrio e Morbegno e tanti altri.Il lavoro non è stato semplice, anche perché il bilancio che ci siamo trovati ad analizzare è in sostanza la riproposizione di quello degli anni passati. Lo sforzo di ridurre alcune spese comunali era da intendersi come un sacrificio necessario per mantenere l'IMU più bassa possibile e senza toccare i servizi ai cittadini.
Mesi fa ci siamo trovati di fronte ad un bilancio che prevedeva un'entrata di 1.100.000 Euro di IMU (la sola quota prevista per il Comune di Chiavenna, più circa 684.000 euro allo Stato): per fare entrare tutti questi soldi, il gruppo di maggioranza all'unanimità ha deciso di aumentare entrambe le aliquote base IMU, sia per la prima casa, sia per la seconda. Inoltre i nostri concittadini devono pagare (senza conteggiare altri tributi statali o regionali) anche l' addizionale irpef comunale, per un totale di 350.000 euro: di conseguenza ci è sembrato indispensabile proporre tagli al bilancio, cercando di far stringere un po' la cinghia anche al Comune e non solo ai cittadini . I cittadini chiavennaschi verseranno per l’addizionale irpef comunale e l'IMU più di 2 milioni e 100mila euro, oltre il doppio di quanto versato nel 2011 (ICI e addizionale irpef comunale ammontavano a poco più di 1 milione di euro).Poiché cerchiamo di interpretare il nostro ruolo di consiglieri in maniera seria e concreta, siamo i primi a sostenere che queste tasse comunali non dipendono certo dal Sindaco De Pedrini e dalla sua giunta: il Consiglio Comunale però avrebbe potuto alleggerire la “stangata” e rendere più equa l'IMU.Il nostro gruppo consigliare aveva proposto 18 emendamenti al bilancio, trovando i soldi per rendere l'IMU più equa, almeno per la prima casa, come hanno fatto i Comuni di Sondrio e Morbegno e tanti altri.Il lavoro non è stato semplice, anche perché il bilancio che ci siamo trovati ad analizzare è in sostanza la riproposizione di quello degli anni passati. Lo sforzo di ridurre alcune spese comunali era da intendersi come un sacrificio necessario per mantenere l'IMU più bassa possibile e senza toccare i servizi ai cittadini.
Avevamo chiesto:
- l’azzeramento del costo del consiglio comunale
- la riduzione dei compensi del Sindaco e degli assessori
- la riduzione delle spese per il Consorzio Turistico
- la riduzione delle spese della polizia municipale ed un generalizzato taglio (5-10%) degli acquisti di beni di consumo
-
il rinvio del 25% delle spese per acquisti per alcuni uffici comunali
(per es. per l'ufficio tecnico o spese generali di amministrazione).
Se
fossero state accettate, queste economie avrebbero garantito una
riduzione di spesa di 70.000 euro: soldi che il gruppo di minoranza
avrebbe usato per ridurre l’IMU ed alleggerirla per alcune categorie di
immobili.
Inoltre avevamo
proposto anche una tassa di soggiorno che avrebbe garantito ulteriori
riduzioni dell'IMU, senza gravare oltre sul portafoglio dei
chiavennaschi.
Purtroppo
le nostre proposte sono state bocciate: i soldi per mantenere bassa
l'IMU ci sarebbero stati, ma il gruppo di maggioranza, al completo, non
l'ha voluta ridurre.
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