martedì 26 maggio 2009

La variante per via Picchi


Stando alla stampa, i rappresentanti della lista "Rinnovamento Chiavenna" sosterrebbero che non ci sarebbero state "scelte di carattere personale, ma nemmeno politico", solo adempimenti "tecnici" su di "un'area diventata di fatto edificabile".Tutti i cittadini possono consultare gli atti relativi del Consiglio Comunale nel sito del Comune di Chiavenna (delibere n. 22 27.6.2006, n.33 28.9.2006, n.41 29.10.2007):dal giugno al settembre 2006 gli assessori ed i consiglieri di maggioranza ( tra cui i candidati Brambilla, Cerfoglia, Farovini, Trussoni, Giovanettoni, che si ripresentano nella "nuova" lista "Rinnovamento Chiavenna" con candidato sindaco Maurizio De Pedrini) si sono assunti la responsabilità di approvare una procedura (tecnicamente hanno approvato una variante al Piano Integrato di Intervento) che ha permesso, dopo oltre 40 anni, di rendere edificabile l'area dell'ex-tennis.Ricordo che in quell'epoca tale superficie era stata destinata, con l'accordo degli antichi proprietari, ad uso pubblico.Ribadisco che, senza quei voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza, oggi sull'area di via Picchi non si sarebbe potuto costruire una villa di 371 metri quadrati.Che il terreno non fosse edificabile è dimostrato dal fatto che, per poter permettere di costruire, è stata necessaria un'apposita deliberazione del Consiglio Comunale, e non una semplice concessione dell'Ufficio Tecnico.Riguardo all'affermazione della lista "Rinnovamento Chiavenna" "nessuno sapeva che in quell'area sarebbero stati trovati i reperti poi rinvenuti. E' stata una sorpresa per tutti", ricordo che la stessa zona era stata vincolata dalla Sovraindendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici: ci sarà stato ben un motivo per vincolarla.Ancora una volta è mancato l'ascolto degli esperti locali che ben conoscono quell'area e del dissenso dei cittadini che hanno firmato la petizione contro la costruzione.Maurizio De Pedrini con la lista "Rinnovamento Chiavenna" si propone in continuità con questa amministrazione, la lista civica "Chiavenna di tutti" riafferma che da tale comportamento amministrativo non è stato conforme al bene comune, quello dell'intera città, quello di tutti.

Beatrice Patrini

domenica 24 maggio 2009

Comunicato stampa: Gli scavi di via Picchi

L'amministrazione uscente non è stata un'amministrazione accorta, lungimirante ed attenta a tutti i cittadini. Un' amministrazione attenta si riconosce non tanto nel trantran tecnico-amministrativo, ma, soprattutto, nelle scelte e nelle prese di posizione riguardo ai problemi che possono cambiare, in peggio od in meglio, il volto di una città.
Il comportamento tenuto rispetto all'area ex-tennis di via Picchi non è stato conforme agli interessi collettivi di tutti i cittadini.Da scavi ottocenteschi si sapeva che lì c'era un quartiere abitato, abbattuto per far spazio davanti al Castello: quel lembo di terra si era miracolosamente salvato, negli anni buoni per costruire, da un probabile destino urbanistico perchè utilizzato come campo da tennis e vincolato per uso pubblico.Ma questa fortuna non è servita a nulla, non è stata abbastanza per garantire alla nostra città un grande parco archeologico, inserito in una splendida area verde, di cui avrebbero potuto godere chiavennaschi e turisti.
E' stato concesso il permesso di costruire su un terreno fino a quel momento non edificabile, in pieno centro storico, in una zona pregevole, a fianco del Castello e del palazzo Salis, a due passi dalla collegiata di S.Lorenzo, sotto la rupe del Paradiso.
La concessione edilizia è stata rilasciata da chi di competenza, il Comune di Chiavenna,e non dalla Sovraintendenza Archeologica.
Il ritrovamento dei reperti archeologici è venuto dopo, durante gli scavi per costruire, l'errore è stato a monte.
Non succede tutti i giorni e non succede ad ogni cittadino di acquistare oggi un terreno non edificabile in pieno centro e di ottenere domani la concessione a costruire: a Chiavenna è successo.
I cittadini che rispettano le regole e che si attengono alle disposizioni ed ai vincoli edilizi di legge si sono visti togliere un pezzo importante della città, fondamentale per il suo patrimonio storico, culturale ed ambientale.
Le amministrazioni precedenti avevano più volte negato il permesso di costruire, non sarebbe stato un obbligo amministrativo rilasciarlo, ma l'attuale governo comunale l'ha fatto, premiando la costanza e la preveggenza della proprietà, sicura che prima o poi ce l'avrebbe fatta.
L' attuale maggioranza nulla ha fatto per far andare le cose in modo diverso, per prevenire i problemi o per trovare soluzioni adeguate al momento in cui i problemi si sono presentati.

Beatrice Patrini

martedì 19 maggio 2009

Uno dei temi centrali del programma elettorale della lista Chiavenna di tutti riguarda la Città Educativa.
Vogliamo che Chiavenna sottoscriva la Carta delle Città Educative:
l'idea è che una città debba essere non solo esteticamente bella e pulita, ma possa essere anche, e soprattutto, una città democratica, aperta, prudente e fllessibile alle richieste dei cittadini.
Crediamo che una buona amministrazione debba garantire servizi efficienti a tutti e vigilare affichè la macchina amministrativa funzioni tecnicamente in modo efficace:
ma amministratori con uno sguardo prospettico attento al futuro della città hanno soprattutto il dovere di assumere responsabilmente un ruolo educativo nei confronti della comunità locale.
La funzione più qualificante e più impegnativa del Comune, quel qualcosa in più, è proprio quella di andare oltre la routine amministrativa, per non esaurire il suo compito nelle mansioni tecniche, a cui già lavorano i dipendenti comunali preposti.
Vero compito degli amministratori è sforzarsi di pensare al modello di città che la gente vuole per il futuro, in quale direzione si vuole guidare lo sviluppo della città.
Un Comune ha il dovere di educarci ed esercitarci alla cittadinanza attiva, alla convivenza civile di tutti, alla coesione sociale, senza esclusioni, ed al rispetto delle persone e del patrimonio comune, quello dell'etica e quello dei beni pubblici.
Si può imparare la democrazia fin da piccoli ed essere abituati a partecipare alla vita amministrativa, per non creare distanza tra gli amministratori e noi cittadini e per sentirci parte attiva di un progetto comune condiviso.
Per questo pensiamo ad una "comunità educante", in cui il Comune abbia un ruolo di spinta alla partecipazione e di collante dei legami di identità e di appartenenza tra tutti gli abitanti, dai più giovani ai più anziani.
Vorremmo avvalerci dell'attivo associazionismo, enorme ricchezza della nostra collettività, proponendo una Consulta delle Associazioni, per portare attivamente i volontari dentro le decisioni del Comune.
Per questo proponiamo di renderci tutti attivamente protagonisti del futuro che vorremmo dare alla nostra città:
la partecipazione va pensata ed organizzata in forme diverse, Consigli Comunali per bambini e per ragazzi, Forum dei Giovani, assemblee comunali aperte, sondaggi e consultazioni tra i cittadini, la scuola di preparazione e formazione di nuovi futuri amministratori, occasioni permanenti di confronto e progettazione, soprattutto relativamente alle decisioni importanti che fanno la differenza perchè possono cambiare, nel bene e nel male, il volto della città, il nostro futuro ed il nostro benessere.
Il nostro punto di partenza è l'ascolto, continuo e non episodico, dei cittadini-protagonisti, "esperti della vita quotidiana"e non solo destinatari di servizi, per confrontarci e riflettere sulla visione d'insieme che abbiamo della città.
Per non delegare il futuro della nostra città solo all'interesse privato, ma per sollecitare la corretta collaborazione tra pubblico e privato.
Affinchè il nostro contesto cittadino non sia diviso da interessi contrapposti o da interventi isolati estemporanei, singole risposte per fasce d'età o per settori, ma per rendere evidente la visione d'insieme della città.
Pensiamo ad una città a misura di bambino, perchè in una città in cui vive bene un bambino possiamo vivere bene tutti, bambini, anziani, persone in difficoltà, turisti.

Beatrice Patrini
Candidato Sindaco "Chiavenna di tutti"

Presentazione della lista Chiavenna di tutti

Piazza Pestalozzi, 9 maggio 2009

Sono felice di essere qui, oggi, a presentare la lista civica Chiavenna di tutti che parteciperà alle elezioni comunali del 6-7 giugno.
Sono molto contenta e soddisfatta perché siamo riusciti a fare quello che ci eravamo proposti: un progetto amministrativo nuovo, coerente, trasparente, senza equivoci ed ambiguità.
Pensavamo ad una lista nuova, a un progetto di rinnovamento e cambiamento e noi siamo un gruppo di persone nuove, con una presenza significativa di giovani. Siamo una lista civica aperta, diversificata, un gruppo di persone con tante idee per la nostra città.
Basta guardarci in faccia. Le persone che sono qui hanno accettato di partire per questa avventura non sulla proposta di uno o più partiti.
Rispettiamo tutti i cittadini e le loro istituzioni, ma non vogliamo accettare vincoli. Queste persone sono qui perché hanno qualcosa da dire, concretamente, sulla città in cui vivono e di cui si sentono parte.
Siamo persone attive nelle associazioni, in campo sociale, nello sport. Se le guardate, vedete l'impegno che hanno quotidianamente nel tessuto di Chiavenna.
Portiamo le nostre esperienze e vogliamo contribuire con queste al miglioramento della nostra città.
Ancora adesso io non so per quale partito hanno votato o voteranno i componenti di questo gruppo. Non mi importa. Per il nostro progetto amministrativo questo non è importante.
Ciascuno di noi, a cominciare dal candidato sindaco, è libero di appartenere al partito in cui crede, di avere tutte le tessere di partito che vuole, di aderire autonomamente al partito a cui il proprio percorso e la propria storia lo conduce. Ognuno è e sarà il politico di sè stesso.
Oggi voltiamo pagina, tutti insieme, vecchi e nuovi. Tiriamo una riga sui contrasti e sui personalismi del passato; non sono più
problemi nostri, li lasciamo ad altri, andiamo oltre, guardiamo oltre.
Questo è un progetto di investimento verso il futuro per portare un po' di aria nuova nel comune e superare i disagi degli anni scorsi.
Ci presentiamo in piazza perché cerchiamo il confronto con le persone che incontriamo tutti i giorni. Non siamo nella sala di una banca, come di solito si fa. Qui davanti a noi non ci sono i rappresentanti dei partiti in prima fila.
Ci presentiamo tutti insieme: non abbiamo presentato prima il candidato sindaco perché vogliamo sottolineare quanto questo sia un progetto di gruppo, non legato solo ad un solo nome.
Abbiamo seguito un metodo diverso, non abbiamo riunito i partiti intorno al tavolo dividendoci i posti in lista o, peggio ancora, gli assessorati secondo il peso dei partiti, ma rappresentiamo il ricco associazionismo di Chiavenna in una lista.
Abbiamo fatto alleanze sociali, non tra i partiti.
Ci uniscono ideali, valori e sensibilità: l'ascolto, il dialogo, la solidarietà, la sostenibilità, la cura del nostro bel territorio alpino, la coesione sociale, l'educazione alla convivenza di tutti i cittadini, l'attenzione al bene comune, quello di tutti.
Abbiamo voglia di chiederci e di chiedervi come viviamo a Chiavenna e come vorremmo viverci nei prossimi anni, che cosa ci piace e che cosa non ci piace, quali sono i problemi e quali sono i desideri, che cosa ha funzionato e che cosa non ha funzionato in questi 5 anni di amministrazione.
Abbiamo deciso di chiamarci "Chiavenna di tutti" perché l'attuale amministrazione non è stata un'amministrazione di tutti.
Ci sono state più occasioni importanti in cui ha fatto scelte a favore di uno o di pochi, ma non a favore di tutti.
Ci sono state due raccolte firme per la viabilità, una contro l'antenna Telecom/Vodafone ed una a favore di un Parco archeologico sotto al Paradiso. Ci sono state numerose richieste da parte dei commercianti che, come dice l'ex presidente mandamentale, fanno il 90% del PIL dell'economia chiavennasca.
Le domande dei cittadini e delle categorie sono rimaste senza risposta; non ci sono state neanche risposte formali, nessun incontro, nessun coinvolgimento.
Occorre dare segnali di discontinuità con questo comportamento amministrativo.
Ringrazio moltissimo i miei compagni di viaggio per l'entusiasmo, la libertà e l'impegno con cui si sono messi in gioco.

Beatrice Patrini

lunedì 11 maggio 2009

Il candidato sindaco

Beatrice Patrini


Sono nata a Chiavenna, 51 anni fa; ci ho vissuto fino alla maturità scientifica, poi mi sono trasferita a Torino, dove sono rimasta 10 anni. In quella città ho frequentato l'Università e iniziato a lavorare. Sono logopedista, una professione che ho desiderato e di cui sono molto soddisfatta. Il mio lavoro mi ha dato moltissimo: generalmente si pensa che un logopedista insegni a parlare, a me questa professione ha insegnato soprattutto ad ascoltare. Da Torino sono tornata a Chiavenna, lavorando però a Vimercate per 10 anni; ora lavoro all'Ospedale di Morbegno, nell'Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza,
volentieri.

Faccio parte di quel fiume di persone, studenti e lavoratori, che ogni giorno si muove dalla nostra città in giù; poi ci sono i tanti, e le tante donne, che si dirigono in su, verso e oltre il confine.

So cosa vuol dire viaggiare sui treni della linea Chiavenna-Colico, conosco i problemi della viabilità della nostra Valle. Però non ritornerei a vivere in una città; mi piace Chiavenna, la sua cornice, i suoi tempi, la sua dimensione, la sua gente. Mi piacerebbe vivere in un ambiente ancora più sano, pulito, curato, pensato, accogliente, vivace.

Ho fatto l'esperienza di consigliere comunale due mandati fa.

Diffido dell'uniformità e dell'omologazione; intendo la comunità come un insieme di individui, che hanno progetti di vita autonomi e perseguono in libertà i propri obiettivi, persone che però sanno anche confrontarsi positivamente con gli altri, per contribuire al bene comune e per consolidare i valori condivisi.

I candidati consiglieri

Giovanni "Gianni" Bertolini
58 anni, pensionato, consigliere del Cai di Chiavenna, appassionato di montagna.











Mauro Ceciliani

Sono nato a Delebio il 25 aprile 1956. Conseguita la maturità presso il Liceo Scientifico di Morbegno, nel 1980 mi sono diplomato in fisiokinesiterapia. Ho lavorato per 21 anni presso l'ospedale di Chiavenna. A seguito di un gravissimo incidente in bicicletta avvenuto nel 2001, sono attualmente pensionato per invalidità.








Luca Dei Cas

39 anni, sposato con Cinzia, ho un figlio di 6 anni.
Sono nato e cresciuto a Chiavenna dove ho abitato sino al termine del Liceo. Come molti miei coetanei ho quindi vissuto fuori dalla Valchiavenna, per oltre 10 anni, per motivi prima di studio e poi di lavoro. Dal 1995 sono iscritto all'Ordine dei Geologi e come geologo ho svolto la libera professione, sono stato responsabile dell'Ufficio Territorio ed Ambiente della CM Alta Valtellina e, da alcuni anni, sono alle dipendenze di ARPA in qualità di Dirigente del Centro di Monitoraggio Geologico della Lombardia.
Ho la fortuna di aver potuto far coincidere la passione per l'ambiente, nelle sue varie componenti, con il lavoro di tutti i giorni. Ho svolto molti studi nel territorio provinciale pubblicando anche alcuni articoli su riviste nazionali di settore. Nel 2005 sono stato eletto Presidente della Società Democratica Operaia di Mutuo Soccorso, carica che ricopro tutt'ora, ed in tale veste mi sono occupato, fra l'altro, della valorizzazione dell'archivio storico (progetto concluso nel 2008) e della ristrutturazione della sala teatrale (lavoro in itinere).


Mauro Del Grosso
33 anni, operatore socio-sanitario presso la Casa di Riposo "Città di Chiavenna". Sono presidente dell'Associazione Amici di Vocin ONLUS che è attiva sul territorio dal 1997 nell'organizzazione di concerti, serate a tema, adozioni a distanza e interventi nelle scuole per la raccolta fondi e la sensibilizzazione sui problemi dei profughi della guerra nell'ex-Jugoslavia e, in generale, sui concetti di etnia, razza, conflitto, tolleranza, ecc.







Roberta Fibioli

Mi chiamo Roberta Fibioli e sono nata a Chiavenna il 29 luglio 1979. Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico mi sono trasferita a Milano e all'Università Cattolica ho conseguito la laurea in "Scienze dell'Educazione". Diversamente e fortunatemente rispetto a molti dei miei coetanei, ho subito trovato lavoro ma soprattutto il lavoro per cui ha studiato. Dal 2002 al 2008,ho fatto l'educatrice per bambini e ragazzi disabili in diverse scuole (dall'Asilo Nido alle Istit.Alberghiero) e ho anche lavorato presso altri servizi (A.D.M.;Extrascolastici..). Nei periodi estivi ho avuto l'opportunità di collaborare alla realizzazione del GiocaGio' e... di cambiare aria, lavorando al Rifugio in Angeloga!.Da tutte queste esperienze meravigliose e meno, ho ascoltato, visto e raccolto molti bisogni e desideri dei bambini e dei loro genitori.
Dal settembre 2008 lavoro e coordino l'Asilo Nido di Samolaco e da qui nascono ogni giorno idee nuove che mi piacerebbe si realizzassero anche nella nostra Chiavenna.
Ho fatto inoltre volontariato ed ho molti hobby, uno di questi è il canto (sono uno dei membri della "Corale Laurenziana") e un altro è la montagna (tema forte e passione comune di molti dei miei compagni di lista e del mio fidanzato,che peraltro è un maestro di sci).


Daniele Gadola

Ho 22 anni e sono uno studente di filosofia all’Università degli Studi di Milano. Nella vita nutro anche molti altri interessi: fin da bambino ho sempre avuto un grande amore per la montagna (ora infatti sono iscritto al CAI) e per la natura in generale. Inoltre, per tradizione famigliare, sono un appassionato “viticoltore”, ahimè uno degli ultimi rimasti nella zona di Loreto. Ho anche uno spiccato interesse per l’arte e la storia, soprattutto in ambito locale, passione che è culminata qualche mese fa con l’iscrizione al Centro di studi storici valchiavennaschi. Altra mia grande passione è suonare il pianoforte. Per alcuni anni sono stato attivo all’oratorio san Luigi; ora il mio impegno è un po’ diminuito per motivi di studio lontano da Chiavenna; comunque quando posso do sempre il mio contributo. L’oratorio e il gruppo Operazione Mato Grosso mi hanno sicuramente stimolato a non pensare solo ai miei “affari”. Ciò che mi ha portato ad entrare nella lista è la voglia di spendermi per questa magnifica città e desidero vivamente che anche i cittadini possano contribuirvi.


Sergio Gallegioni
Mi chiamo Sergio Gallegioni, ho 41 anni, sposato con due bambine, sono avvocato del Foro di Sondrio. Mi sono avvicinato alla vita amministrativa del Comune di Chiavenna quand’ero all’università, nel 1990, un po’ per curiosità un po’ perché mi sembrava giusto impegnarmi. Sono stato consigliere comunale per circa metà mandato fino al 1995, poi di nuovo dal 1999 al 2004. Durante quest’ultimo periodo sono stato anche rappresentante del Comune di Chiavenna e capogruppo di minoranza in Comunità Montana.
Su di me non dico altro; vorrei invece dirvi che cosa mi piace della nostra lista. Innanzitutto è una lista giovane, non solo in senso anagrafico: io, che pure non mi considero un “navigato” della politica locale, passo quasi per vecchio. Poi è una lista con una comune sensibilità intorno alle varie questioni che abbiamo dibattuto, di interesse comunale e sovracomunale. Un’anima sola, insomma. Infine è una lista di persone concrete, abituate a studiare e a confrontarsi.
Sono le cose più importanti. Il resto viene di conseguenza.


Luigi Gelmi
61 anni, nato a Chiavenna, sono sposato con 2 figli. Pensionato, tra il 1969 e il 1998, sono stato collaboratore amministrativo responsabile dell'ufficio economato presso l'Istituto Alberghiero di Chiavenna.
Dirigente dell'U.S. Chiavennese dal 1990, sono allenatore abilitato alle squadre giovanili.
Dal 1969 sono iscritto all'Associazione Nazionale Alpini Gruppo Chiavenna.


Lorenzo Geronimi

Lorenzo Geronimi anni 27 ingegnere meccanico, vivo a Chiavenna e lavoro nell'ufficio progettazione di un azienda del lecchese. All'età di 20 anni per motivi di studio mi sono dovuto trasferire a Milano.
Vorrei che Chiavenna in futuro potesse offrire tanto in tutte le fasi della vita, non si dovrebbe mai sentire l’esigenza di andarsene.
Amante della montagna e delle nostre tradizioni, non potrei mai vivere lontano da qui!!
Pratico diversi sport tra cui l'hockey su ghiaccio da 18 anni ed ho la passione per le motociclette.
Sono entrato in lista per intraprendere un esperienza che sia utile alla mia crescita personale e anche per cercare di raccogliere le sensazioni e punti di vista delle persone che conosco per poi portarle come tema di discussione nel nostro gruppo e…..speriamo in comune!


Andrea Grassi
Mi chiamo Andrea Grassi, sono nato a Chiavenna il 18 dicembre del 1974, dopo essermi laureato a Bologna in Astronomia ora insegno Matematica e Fisca al Liceo della nostra Città, sono un grande estimantore e conoscitore delle bellezze paesaggistiche della nostra Chiavenna e sono qui per dare il mio contributo nel migliorare la nostra convivenza.








Gianna Imperial

Sono nata a Chiavenna il 26 ottobre 1958.
Dal 1980 insegno presso la scuola dell’infanzia di Chiavenna (lavoro che mi appaga, soddisfa e gratifica) precedentemente, dal 1976 al 1980, ho lavorato in fabbrica sempre a Chiavenna.
Sono sposata da... un tot di anni con Bruno Marconati; ho due figlie, Alessandra e Biancamaria; due simpatici generi, Graziano e Federico e due SPLENDIDE nipotine Beatrice ed Elena (il terzo nipotino o nipotina è in arrivo). La mia passione è la mia famiglia.
Gli Hobby che coltivo sono, non per forza in questo ordine, la lettura, la bicicletta, la moto (HONDA Varadero 1000 BELLA ma purtroppo non la guido io!).
Mi piacciono tante altre cose: i viaggi, la pittura (come arte), la musica (quasi tutti i generi), il ballo, le passeggiate nella natura, la buona cucina, la gente…
Ho poche ma sincere amicizie che durano da molti anni.
Penso che ci sia una poesia che riassume perfettamente la mia concezione di vita. La poesia è “Lentamente muore” meraviglioso inno al cambiamento e rinnovamento di Pablo Neruda.
Ci sono molte cose in cui credo e tante che non tollero. La condivisione di questi miei principi con altre persone, mi ha convinta a far parte di questa lista.


Giorgio Paolo Lerda
Nato a Chiavenna il 27 settembre '51, sono sposato con Enrica Raffaella Quadri dal 1974, 2 figli: Riccardo, papà di Greta, e Paola, mamma di Gabriele.
In pensione dall'anno scorso, ho lavorato per 40 anni come tecnico nell'industria meccanica, di cui 12 come responsabile di produzione (R.V. Valve Colico e T.E.A.P. di Gordona). Sono stato dirigente e tecnico del settore giovanile di atletica con in qualità di responsabile provinciale Fidal. Sempre in tema sportivo, sono un tennista dilettante. Attualmente sono attivo nel sindacato pensionati SPI-CIGL, oltre a collaborare con Auser, Anpi e Amici di Vocin.



Sergio Longoni
Sono nato a Chiavenna il 4 dicembre 1971. Sono coniugato e risiedo a Samolaco in località Giumello. Mi sono diplomato nel 1990 presso l'Istituto Tecnico per Geometri di Sondrio e successivamente laureato in architettura al Politecnico di Milano.
Attualmente svolgo la professione di architetto libero professionista in uno Studio Associato a Samolaco, insieme a mia moglie e mio suocero.







Michele Malvestiti Clap

sono nato a Monza il 9 giugno del 1987 ma ho sempre vissuto a Chiavenna. Qui ho frequentato il liceo scientifico ed ora sono uno studente di Scienze internazionali e istituzioni europee alla facoltà di scienze politiche dell'Università degli studi di Milano. Grazie alla vincita di una borsa di studio della Comunità europea ho fatto un'esperienza di studio di 5 mesi in Francia all'Institut d'etudes politiques di Grenoble da cui sono rientrato a febbraio.






Silvia Martelletti

Mi chiamo Silvia Martelletti, ho 30 anni e lavoro come educatrice presso la scuola alberghiera di Chiavenna e svolgo degli interventi educativi extrascolastici.
Dal 1998 al 2006 ho vissuto a Bologna: qui mi sono laureata in Scienze dell’Educazione e ho avuto le mie prime esperienze lavorative (mi sono occupata di educazione al consumo e ho lavorato presse alcune ludoteche comunali). Sono stati anni intensi e stimolanti che mi hanno permesso di pensare in modo più critico e consapevole alla mia città natale: un luogo meraviglioso che con le giuste scelte e attenzioni potrebbe essere ancora migliore.
In questa avventura porto con me il mio entusiasmo, le mie sensibilità e le mie esperienze: quella di cittadina che vorrebbe che la sua città fosse più valorizzata e accogliente; quella di mamma (ho un pargoletto di 19 mesi…) che si dispiace quando altre mamme dicono “quando piove porto mio figlio all’Iperal…del resto non ci sono molte alternative…” e quella di educatrice che crede che bambini e ragazzi vadano coinvolti in prima persona nella vita cittadina e amministrativa così che possano essere cittadini consapevoli con un buon senso civico.

Flavio Mezzera
49 anni, sposato con Antonella, ho due figli adolescenti Davide e Francesco.
Sono nato a Premosello Chiovenda(VB) ma mi ritengo chiavennasco a tutti gli effetti: sono cresciuto e ho frequentato le scuole a Chiavenna e mi sono laureato in Economia aziendale all’Università Bocconi di Milano.
Ho insegnato matematica alle superiori di Morbegno e Chiavenna per 10 anni, poi sono stato assunto come impiegato della Ripoval e dal 2002 lavoro al Credito Valtellinese, ora a Delebio.
Mi divido tra alcune grandi passioni: pratico regolarmente la corsa , organizzo numerose manifestazioni sportive locali e nazionali per la Federazione Italiana di Atletica leggera ed ho ricoperto dal 1992 al 2004 il ruolo di presidente provinciale FIDAL.
Negli anni precedenti ho lavorato con il Csi, ente di promozione sportiva cattolico, a livello provinciale e regionale.
A Chiavenna ,con alcuni amici appassionati , ho fondato il Gruppo Podistico Valchiavenna, società sportiva impegnata nella promozione e pratica dell’atletica per ragazzi e giovani della Valle.
Iscritto all’albo dei giornalisti dal 1989 ho collaborato con varie testate e scrivo di sport a livello locale. Appassionato di arte, in primis di Alberto Giacometti, amo e fotografo gli animali e la natura.

sabato 9 maggio 2009

Chiavenna di tutti incontra i cittadini

Questa sera alle 18 in piazza Pestalozzi, verrà presentata la lista civica "Chiavenna di tutti" che parteciperà alle prossime elezioni amministrative del 6-7 giugno. In caso di maltempo, presso la sala conferenze della Banca Popolare di Sondrio.
A seguire, aperitivo presso la nostra sede in via Dolzino 91.

venerdì 8 maggio 2009

La lista dei candidati

Candidato sindaco:

PATRINI BEATRICE

51 anni, logopedista presso l’ospedale di Morbegno

Candidati consiglieri:

BERTOLINI GIANNI

58 anni, pensionato, consigliere del Cai di Chiavenna, appassionato di montagna

CECILIANI MAURO
53 anni, fisioterapista per 21 anni all’ospedale di Chiavenna, ora pensionato

DEI CAS LUCA
39 anni, geologo, dirigente Arpa Lombardia, presidente della Società Democratica Operaia di Chiavenna

DEL GROSSO MAURO
33 anni operatore socio-sanitario assistente della Casa di Riposo di Chiavenna, presidente dell'associazione Onlus "Amici di Vocin Valchiavenna"

FIBIOLI ROBERTA
29 anni, educatrice, coordinatrice asilo nido di Samolaco

GADOLA DANIELE
22 anni, studente universitario di filosofia all’Università degli studi di Milano

GALLEGIONI SERGIO
41 anni, avvocato, partecipa a diverse associazioni di volontariato

GELMI LUIGI
61 anni, pensionato, allenatore di calcio delle squadre giovanili dell'U.S. Chiavennese

GERONIMI LORENZO
27 anni, ingegnere meccanico, attaccante dell'Hockey Chiavenna

GRASSI ANDREA
34 anni, laureato in astronomia, docente al Liceo Scientifico di Chiavenna

IMPERIAL GIANNA
50 anni, insegnante scuola dell’infanzia di Chiavenna

LERDA GIORGIO PAOLO
57 anni, pensionato, attivo nel direttivo sindacato pensionati, partecipa a diverse associazioni di volontariato.

LONGONI SERGIO
37 anni, architetto libero professionista

MALVESTITI CLAP MICHELE
22 anni, studente universitario di scienze politiche all’Università degli Studi di Milano

MARTELLETTI SILVIA
30 anni, educatrice, coordinatrice del Servizio Educativo Integrazione Scolastica per la Cooperativa Progetto Vita

MEZZERA FLAVIO
49 anni, laureato in economia aziendale, bancario e giornalista, segretario del Gruppo Podistico Valchiavenna