venerdì 24 gennaio 2014

Ultimo giorno per pagare la mini-IMU

Ultimo giorno per pagare la mini-IMU.
Comune di Chiavenna: 
1) la tassa scaricata sui cittadini
2) le responsabilità scaricate interamente sullo Stato
3) solo veleni contro il gruppo di minoranza 
4) perché nessuna risposta nel merito dell'argomento?

Ma diamo proprio così tanto fastidio?

venerdì 17 gennaio 2014

Mini-IMU


IMU abolita, ma non per tutti. Chi deve pagare? I cittadini chiavennaschi sì, purtroppo dovranno pagare la mini IMU sulla prima casa. E perché? Perchè l'Amministrazione De Pedrini ha deciso di aumentare l’aliquota base stabilita dallo Stato e quindi ai chiavennaschi toccherà pagare la differenza sulla prima casa (il 40% dell'aumento, il restante 60% per fortuna sarà coperto dallo Stato).Sono solo 4 i Comuni in Provincia ad aver aumentato l'IMU sulla prima casa, e tra questi il nostro Comune è quello che l'ha aumentata di più, quasi al massimo consentito. Eppure una soluzione ci sarebbe stata per evitare il problema che si è creatogià nel 2012 il gruppo consiliare di minoranza ‘Chiavenna di tutti’, dopo un serio lavoro di analisi, aveva presentato 18 emendamenti al bilancio, con i quali si chiedeva la riduzione delle indennità di assessori e consiglieri, l’azzeramento delle spese del consiglio comunale ed il ridimensionamento del finanziamento al Consorzio Turistico (proponendo anche di finanziarlo con una minima tassa di soggiorno, e non con i soldi dei chiavennaschi residenti). I tagli proposti non avrebbero intaccato i servizi sociali,  l’istruzione, l’asilo nido ed i servizi agli anziani, ma anzi avrebbero consentito di alleggerire l’Imu sulla prima casa, evitando a tanti cittadini già in difficoltà un'ulteriore spesa. In altre parole, il Comune avrebbe tirato un po' la cinghia per evitare che fossero i cittadini a farlo, pagando peraltro su un bene fondamentale come la prima casa. Purtroppo le nostre proposte sono state bocciate, come d'abitudine in maniera preconcetta, senza neppure provare ad entrare nel merito: il risultato è stato che, nonostante ci fossero  i soldi per mantenere bassa l'IMU sulla prima casa, il gruppo di maggioranza, al completo, non l'ha voluta ridurre e l'ha scaricata sui cittadini.. Ora i cittadini chiavennaschi  dovranno mettere mano al portafoglio, a differenza di altri cittadini, anche di Morbegno e di SondrioComuni che pure hanno il carico economico di tanti servizi.

sabato 11 gennaio 2014

Speriamo che la petizione change.org alla Soprintendenza riporti l'attenzione sulla vergognosa vicenda di Via Picchi, una delle pagine più brutte della vita di Chiavenna. 
Purtroppo sono state proprio le Amministrazioni Pozzoli/De Pedrini, non la Soprintendenza, a voler concedere il permesso di costruire una villa privata su di un terreno acquistato come non edificabile, in pieno centro storico e fino ad allora fortunatamente salvaguardato da ben due vincoli, non messi a caso, uno per uso pubblico e l'altro della Soprintendenza. L'amministrazione precedente aveva più volte rifiutato al proprietario il permesso di costruire. Le amministrazioni Pozzoli/De Pedrini hanno invece scelto di concedere il permesso di costruire una villa ancora più grande rispetto alla richiesta del 2001. Si è trattato di una precisa scelta amministrativa, perché il permesso di costruire non era un atto tecnico dovuto, tanto è vero che sono state necessarie più delibere del Consiglio Comunale. Senza i voti dei consiglieri di maggioranza ( che ancora fanno parte dell'attuale amministrazione) sull’area dell’ex tennis non si sarebbe potuto costruire. 
Ma non solo, a distanza di 7 anni il cantiere è ancora aperto: la fretta di agire è stata una cattiva consigliera per le amministrazioni Pozzoli e De Pedrini, portandole ad agire troppo in fretta, e male. Ma si è anche aspettato fino al 2013 per usare i soldi ricavati dall'accordo con il proprietario: nel corso degli anni la cifra della magra contropartita ( in cambio del permesso di costruire) si è anche svalutata ed inoltre è stata in parte sprecata per pagare progettazioni mai eseguite. Infatti i previsti parcheggi (sotto la villa ed alla biblioteca) e la passerella sulla Mera non sono mai stati realizzati. La contropartita chiesta al proprietario, in cambio della possibilità di costruire la villa, è cambiata più volte: dal parcheggio in Via Picchi (sotto la proprietà privata), al parcheggio alla biblioteca (neanche sul terreno della proprietà, ma su terreno di proprietà comunale), alle passerelle sulla Mera, arrivando oggi all'ultimo progetto, una minima zona verde, di fatto una piccola aiuola, in Pratogiano, e la pavimentazione di due vicoli (per il collegamento con San Lorenzo ora i soldi non sono più sufficienti). Interventi non fondamentali per l'immagine, anche turistica, di Chiavenna, e sicuramente meno importanti di un parco archeologico. Peraltro tali interventi erano stati programmati già ad inizio mandato, con finanziamenti appositi che però l'Amministrazione non è stata in grado di reperire. 
Da scavi ottocenteschi si sapeva che lì si trovava un insediamento abitativo antico, anche il Centro Studi Storici Valchiavennaschi era contrario alla costruzione. L’errore è stato a monte, nel rilasciare il permesso di edificabilità: tutto ciò che è seguito (continue modifiche di progetti, cambio di proprietà da un privato ad una nota impresa di costruzioni, giustificazioni di tipo economico) è solo il corollario di contorno, che non modifica la sostanza della vicenda, ma che anzi aggrava questa brutta storia.

vedi chiavennaditutti.blogspot.com: maggio e giugno 2009 e luglio 2012
www.comune.chiavenna.so.it delibere Consiglio: n. 22 27.6.2006, n.33 28.9.2006, n.41 29.10.2007, n.25 24/7/2012