Capogruppo Patrini Beatrice Consiglio Comunale 3.6.13
Approviamo questa delibera ( prima puntata di un percorso condiviso) consapevoli del fatto che questo passaggio è tanto importante e complesso quanto delicato per la storia amministrativa, ma non solo, anche politica e culturale, del nostro Comune.
Approviamo questa delibera ( prima puntata di un percorso condiviso) consapevoli del fatto che questo passaggio è tanto importante e complesso quanto delicato per la storia amministrativa, ma non solo, anche politica e culturale, del nostro Comune.
Anche
il proseguimento del percorso richiederà tutto l'impegno possibile.
A
nostro parere il tema chiave sta e starà nella volontà e nella capacità di
garantire la massima rappresentanza, il massimo coinvolgimento di tutti i
cittadini, perchè questo passaggio fondamentale per la nostra Valle dovrà vedere
il più ampio consenso e la più ampia adesione possibile da parte di tutti.
Sarà
impegno importante degli amministratori pensare ed attuare modalità di
informazione e coinvolgimento della maggior parte dei cittadini, anche
ricorrendo a strumenti innovativi, i più vari ed inconsueti, sfruttando la
modernizzazione e la fantasia, questo perchè i cittadini si presentino al
referendum il più possibile informati e per fare in modo che il referendum sia
partecipato e responsabile e perché il rapporto con gli altri Comuni che per
ora, legittimamente non hanno aderito all'accorpamento, sia costruttivo e
positivo. Riproponiamo la costituzione di un gruppo di lavoro, anche sullo
statuto, che sia garanzia di rappresentatività dei problemi e degli interessi
dei differenti territori.
La
preoccupazione all'interno del nostro gruppo consiliare è che la fusione non sia
fatta a discapito della democrazia e della partecipazione: la fusione comporterà
una riduzione del numero degli eletti ed ad un aumento dei cittadini elettori
nel nuovo Comune.
Sarà
importante evitare che la fusione venga vissuta come perdità di identità e di
tutela della propria realtà. Questa fase potrebbe essere un antidoto
all'antipolitica ed alla delega agli amministratori della vita civica di una
comunità.
Il
nuovo Comune potrebbe essere un laboratorio che motivi i cittadini ad essere
protagonisti.
Il
secondo aspetto importante, messo in evidenza nella precedente delibera del
18.12.12 e ribadito dal Sindaco stasera, è che il nostro Comune non è sottoposto
a nessun obbligo di fusione.
Si
tratta quindi di una scelta, di un dovere morale, culturale, politico,
amministrativo, che va oltre le necessità finanziarie contingenti e la
motivazione di mettersi insieme con il solo obiettivo di resistere ai tagli
economici del governo centrale.
La
speranza è che la fusione non sia solo un cambiamento burocratico, ma possa
favorire uno sguardo di più ampio respiro sulla nostra Valle.
Quando
il nostro gruppo consiliare aveva trattato l'argomento in campagna elettorale,
facevamo riferimento alla sfida di ripensare il nostro territorio oltre i
localismi, valorizzando contemporaneamente le istanze territoriali, in una
visione coerente con un progetto complessivo, soprattutto nella gestione di
alcuni temi ( PGT, servizi sociali, servizi scolastici, rifiuti, strutture
sportive...).
Sarà
cruciale il ruolo delle associazioni di cittadini, che rappresentano il tessuto
di una comunità.
Si
dovrà studiare attentamente il decentramento dei servizi.
Un
grosso contributo tecnico ed umano andrà richiesto ai nostri capi area ed ai
dipendenti che quotidianamente lavorano nel nostro Comune.
Bisognerà
ragionare in termini di bilanci comparati e simulati, confrontando contabilità
diverse (Comuni differenti e CM), mutui in essere, consulenze, appalti,
allocazione e specializzazione del personale.
Speriamo
seguano passi concreti il più possibile condivisi: questo passaggio potrebbe
dare una spinta alla capacità di analisi, alla capacità progettuale e
programmatoria, favorendo il lavoro in rete per progetti rilevanti, anche
europei.
La
speranza è che la fusione possa costituire un'occasione di sviluppo e di
mobilitazione della cittadinanza, per una gestione "comune" dei beni "comuni" e dei
valori ecologici della Valle.
Non
si tratta solo di gestione associata dei servizi, ma di una nuova gestione
strategica del territorio, che ci possa permettere di guardare oltre la crisi e
reggere il confronto con situazioni montane economicamente più favorite.
Ringraziamo
tutti quelli che hanno dato il loro contributo alla formalizzazione di questo
atto.