sabato 11 gennaio 2014

Speriamo che la petizione change.org alla Soprintendenza riporti l'attenzione sulla vergognosa vicenda di Via Picchi, una delle pagine più brutte della vita di Chiavenna. 
Purtroppo sono state proprio le Amministrazioni Pozzoli/De Pedrini, non la Soprintendenza, a voler concedere il permesso di costruire una villa privata su di un terreno acquistato come non edificabile, in pieno centro storico e fino ad allora fortunatamente salvaguardato da ben due vincoli, non messi a caso, uno per uso pubblico e l'altro della Soprintendenza. L'amministrazione precedente aveva più volte rifiutato al proprietario il permesso di costruire. Le amministrazioni Pozzoli/De Pedrini hanno invece scelto di concedere il permesso di costruire una villa ancora più grande rispetto alla richiesta del 2001. Si è trattato di una precisa scelta amministrativa, perché il permesso di costruire non era un atto tecnico dovuto, tanto è vero che sono state necessarie più delibere del Consiglio Comunale. Senza i voti dei consiglieri di maggioranza ( che ancora fanno parte dell'attuale amministrazione) sull’area dell’ex tennis non si sarebbe potuto costruire. 
Ma non solo, a distanza di 7 anni il cantiere è ancora aperto: la fretta di agire è stata una cattiva consigliera per le amministrazioni Pozzoli e De Pedrini, portandole ad agire troppo in fretta, e male. Ma si è anche aspettato fino al 2013 per usare i soldi ricavati dall'accordo con il proprietario: nel corso degli anni la cifra della magra contropartita ( in cambio del permesso di costruire) si è anche svalutata ed inoltre è stata in parte sprecata per pagare progettazioni mai eseguite. Infatti i previsti parcheggi (sotto la villa ed alla biblioteca) e la passerella sulla Mera non sono mai stati realizzati. La contropartita chiesta al proprietario, in cambio della possibilità di costruire la villa, è cambiata più volte: dal parcheggio in Via Picchi (sotto la proprietà privata), al parcheggio alla biblioteca (neanche sul terreno della proprietà, ma su terreno di proprietà comunale), alle passerelle sulla Mera, arrivando oggi all'ultimo progetto, una minima zona verde, di fatto una piccola aiuola, in Pratogiano, e la pavimentazione di due vicoli (per il collegamento con San Lorenzo ora i soldi non sono più sufficienti). Interventi non fondamentali per l'immagine, anche turistica, di Chiavenna, e sicuramente meno importanti di un parco archeologico. Peraltro tali interventi erano stati programmati già ad inizio mandato, con finanziamenti appositi che però l'Amministrazione non è stata in grado di reperire. 
Da scavi ottocenteschi si sapeva che lì si trovava un insediamento abitativo antico, anche il Centro Studi Storici Valchiavennaschi era contrario alla costruzione. L’errore è stato a monte, nel rilasciare il permesso di edificabilità: tutto ciò che è seguito (continue modifiche di progetti, cambio di proprietà da un privato ad una nota impresa di costruzioni, giustificazioni di tipo economico) è solo il corollario di contorno, che non modifica la sostanza della vicenda, ma che anzi aggrava questa brutta storia.

vedi chiavennaditutti.blogspot.com: maggio e giugno 2009 e luglio 2012
www.comune.chiavenna.so.it delibere Consiglio: n. 22 27.6.2006, n.33 28.9.2006, n.41 29.10.2007, n.25 24/7/2012

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