giovedì 17 marzo 2011

ACQUA E RIFIUTI:CONSIGLIO COMUNALE 14/3/11

Confinate, significativamente, al quindicesimo e sedicesimo punto di un lungo ordine del giorno verso la mezzanotte di lunedì il consiglio comunale ha potuto discutere le due mozioni presentate dal gruppo consiliare "Chiavenna di tutti". Il gruppo del Sindaco De Pedrini ha espresso totale chiusura su entrambe le richieste. La prima riguardava i sovraccanoni rivieraschi per il prelievo dell'acqua per l'energia idroelettrica. Si chiedeva al Sindaco di fare chiarezza sui numerosi punti oscuri dei prelievi d'acqua e di controllare l’esistenza dei previsti misuratori di portata per il deflusso minimo vitale. Quanta acqua viene realmente prelevata dal Liro e dal Mera? Quanti soldi abbiamo avuto negli anni scorsi e quanti ne dovremmo avere nel prossimo futuro con gli aggiornamenti quinquennali? Il gruppo di maggioranza ha rifiutato di sottoscrivere gli impegni richiesti limitandosi ad aspettare quello che, eventualmente, la Provincia vorrà fare.

Appare evidente la contraddizione sull'argomento "acqua":

nello stesso consiglio comunale il gruppo di maggioranza è riuscito a dire un SI' all'acqua bene comune e non bene commerciale ed un NO al controllo dell'acqua nei nostri fiumi. Forse perchè il primo, il sì, è stato inteso come una dichiarazione generica e non vincolante, mentre la seconda richiesta prevedeva impegni chiari e precisi?

Sulla questione rifiuti le preoccupazioni del gruppo di minoranza erano incentrate sul dato, oggettivo e non smentito nemmeno dal Sindaco, che negli ultimi 4 anni la percentuale di raccolta differenziata è sostanzialmente ferma. Una tale situazione farà sì che gli aumenti, previsti per legge, verranno integralmente scaricati sulle tariffe pagate dai cittadini. Le nostre proposte erano volte a diminuire i quantitativi di raccolta non differenziata, affinchè questo dato positivo potesse compensare gli adeguamenti legislativi e, sulla base di ciò, le tariffe dei cittadini rimanessero invariate.Dopo un intervento, finalizzato esclusivamente ad autoassolvere l’operato degli ultimi anni di amministrazione, la maggioranza ha sostanzialmente addossato le colpe del mancato aumento della raccolta differenziata ai soli cittadini chiavennaschi che ora, come si faceva intendere, per le loro colpe pagheranno di più. Come cittadini, prima ancora che come consiglieri, siamo pronti a pagare quando sbagliamo, ma non vogliamo pagare l’inerzia di amministratori che finora si sono dimostrati inadeguati nella gestione del problema rifiuti.


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