giovedì 3 marzo 2011

MOZIONE CONCESSIONI IDROELETTRICHE

Acqua, un problema senza fine.


Il gruppo di minoranza "Chiavenna di tutti" con una mozione porta in Consiglio Comunale il problema mai risolto degli arretrati dei sovraccanoni per le concessioni idroelettriche, in sostanza la tanta acqua prelevata dal Liro e dal Mera per produrre energia elettrica.
Il Comune di Chiavenna, come comune rivierasco, non ha incassato tutti i soldi dei sovraccanoni dovuti dal 1957 ad oggi. Anche il BIM Bacino Imbrifero Montano dovrebbe riscuotere, per conto dei 78 comuni della Provincia, molti arretrati dalle aziende produttrici di energia idroelettrica.

La mozione del gruppo di opposizione fa riferimento ad un'indagine della Provincia di Sondrio: risulta un ammanco del 31% nel conteggio dei soldi dei sovraccanoni che le centrali sul Liro e sul Mera avrebbero dovuto ai Comuni interessati.

Inoltre i decreti regionali hanno documentato che in questi impianti sul Liro e sul Mera sono stati prelevati quantitativi di acqua ben superiori a quelli autorizzati dalle concessioni, circa il 23 % in più.

Oltre a ciò nel 2008 la Regione Lombardia ha diminuito di molto la quantità di acqua che scorre nel Liro, senza provvedere al logico adeguamento dei canoni e dei sovraccanoni da dare ai Comuni. Anche nel Mera, nel maggio 2010, la Regione ha aumentato i prelievi di acqua e le istituzioni chiavennasche dovrebbero richiedere chiarimenti in proposito.

Si chiede anche di controllare le due vecchie convenzioni con le aziende idroelettriche: la convenzione del 1920, che prevedeva una quota di energia gratuita per i Comuni e la convenzione del 1927 che riconosce un contributo economico, prima all'Ospedale, poi alla Casa di riposo di Chiavenna.

Pertanto il gruppo di opposizione ritiene che la situazione sia tale da creare seri danni economici ed erariali alle finanze del Comune e chiede al gruppo di maggioranza di accertare i soldi dovuti e di chiedere chiarimenti anche alla Provincia, in qualità di ente capofila.

Si pongono anche domande riguardo al deflusso minimo vitale di acqua nel Liro e nel Mera, fissato per Legge: come avviene, se avviene, il controllo della quantità minima di acqua che dovrebbe scorrere nei due fiumi per assicurarne la sopravvivenza?



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