sabato 2 ottobre 2010

DIRITTO ALLO STUDIO Consiglio Comunale 30.9.2010

E' un punto all'Ordine del Giorno che il gruppo di minoranza considera di fondamentale importanza, il DIRITTO ALLO STUDIO, e sappiamo che queste parole hanno un significato profondo, perchè garantisce l'accesso allo studio ed all'istruzione.
Crediamo che sia la maggioranza sia la minoranza vorrebbero un Piano di diritto allo studio più ricco di questo, ma le ristrettezze di bilancio ci permettono solo, e non è un SOLO riduttivo, ma solo e con fatica, di garantire, ancora per un anno, i servizi esistenti, storicamente offerti ai cittadini.
Sostanzialmente soprattutto i trasporti e la mensa. Bene la consulenza psicopedagogica alle scuole, funziona bene, sono soldi ben spesi. Bene il piedibus od il ciclobus (era nel nostro programma elettorale e ne apprezziamo la realizzazione) e soprattutto bene la spesa prevista per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia.
Apprezziamo che l'intenzione della maggioranza si sia incontrata con la richiesta che il nostro consigliere Gallegioni aveva espresso in Consiglio mesi fa riguardo all'opportunità di ricordare l'Unità d'Italia, in questo momento in cui acquistano priorità le divisioni piuttosto che l'unità, e si sottolineano le differenze, a scapito delle uguaglianze.
Viviamo tempi difficili per il senso civico, la libertà di pensiero e di coscienza, il rispetto delle diverse idee, la coesione, l'identità di cittadini del nostro Paese:
il tricolore è il simbolo che ci rappresenta, IL simbolo per cui si sono impegnati tanti uomini e donne prima di noi.
E' un segno importante celebrare il tricolore anche nella nostra comunità, nel nostro Consiglio Comunale, all'unanimità, tutti, speriamo senza distinguo, senza se e senza ma. E' stato, è e rimane il simbolo che rappresenta i valori a cui credere, uniformarsi, secondo i quali coerentemente vivere ed agire. Festeggiamo il tricolore proprio in un momento in cui si impongono altri simboli di partito, ideologici, MOLTO IDEOLOGICI, nelle nostre scuole, nelle nostre piazze, nei nostri edifici pubblici, impossessandosi di un patrimonio comune, che è di tutti.
La scuola non è la sede di un partito.
La scuola forma coscienze e menti. Nel discorso del '50, che tutti conosciamo e che è attualissimo, Calamandrei disse che la Scuola è un organismo dello Stato, come la Camera ed il Senato, e che è uno strumento di democrazia. Disse che la Scuola CREA IL SANGUE di questo organismo, lo nutre.
Oggi non c'è attenzione verso la Scuola, è considerata cosa di poco conto, non un investimento: stiamo assistendo ad un declassamento, ad un impoverimento della scuola pubblica.
Ci auguriamo che nel prossimo futuro la maggioranza non effettui tagli sulle spese al DIRITTO allo studio, essenziali e del resto contenute.Ma se ai tagli saremo tristemente costretti, si tagli su altri capitoli, su cifre ben più consistenti e non così ben spese.

Beatrice Patrini con il gruppo di minoranza

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