martedì 26 maggio 2009

La variante per via Picchi


Stando alla stampa, i rappresentanti della lista "Rinnovamento Chiavenna" sosterrebbero che non ci sarebbero state "scelte di carattere personale, ma nemmeno politico", solo adempimenti "tecnici" su di "un'area diventata di fatto edificabile".Tutti i cittadini possono consultare gli atti relativi del Consiglio Comunale nel sito del Comune di Chiavenna (delibere n. 22 27.6.2006, n.33 28.9.2006, n.41 29.10.2007):dal giugno al settembre 2006 gli assessori ed i consiglieri di maggioranza ( tra cui i candidati Brambilla, Cerfoglia, Farovini, Trussoni, Giovanettoni, che si ripresentano nella "nuova" lista "Rinnovamento Chiavenna" con candidato sindaco Maurizio De Pedrini) si sono assunti la responsabilità di approvare una procedura (tecnicamente hanno approvato una variante al Piano Integrato di Intervento) che ha permesso, dopo oltre 40 anni, di rendere edificabile l'area dell'ex-tennis.Ricordo che in quell'epoca tale superficie era stata destinata, con l'accordo degli antichi proprietari, ad uso pubblico.Ribadisco che, senza quei voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza, oggi sull'area di via Picchi non si sarebbe potuto costruire una villa di 371 metri quadrati.Che il terreno non fosse edificabile è dimostrato dal fatto che, per poter permettere di costruire, è stata necessaria un'apposita deliberazione del Consiglio Comunale, e non una semplice concessione dell'Ufficio Tecnico.Riguardo all'affermazione della lista "Rinnovamento Chiavenna" "nessuno sapeva che in quell'area sarebbero stati trovati i reperti poi rinvenuti. E' stata una sorpresa per tutti", ricordo che la stessa zona era stata vincolata dalla Sovraindendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici: ci sarà stato ben un motivo per vincolarla.Ancora una volta è mancato l'ascolto degli esperti locali che ben conoscono quell'area e del dissenso dei cittadini che hanno firmato la petizione contro la costruzione.Maurizio De Pedrini con la lista "Rinnovamento Chiavenna" si propone in continuità con questa amministrazione, la lista civica "Chiavenna di tutti" riafferma che da tale comportamento amministrativo non è stato conforme al bene comune, quello dell'intera città, quello di tutti.

Beatrice Patrini

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