lunedì 11 maggio 2009

Il candidato sindaco

Beatrice Patrini


Sono nata a Chiavenna, 51 anni fa; ci ho vissuto fino alla maturità scientifica, poi mi sono trasferita a Torino, dove sono rimasta 10 anni. In quella città ho frequentato l'Università e iniziato a lavorare. Sono logopedista, una professione che ho desiderato e di cui sono molto soddisfatta. Il mio lavoro mi ha dato moltissimo: generalmente si pensa che un logopedista insegni a parlare, a me questa professione ha insegnato soprattutto ad ascoltare. Da Torino sono tornata a Chiavenna, lavorando però a Vimercate per 10 anni; ora lavoro all'Ospedale di Morbegno, nell'Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza,
volentieri.

Faccio parte di quel fiume di persone, studenti e lavoratori, che ogni giorno si muove dalla nostra città in giù; poi ci sono i tanti, e le tante donne, che si dirigono in su, verso e oltre il confine.

So cosa vuol dire viaggiare sui treni della linea Chiavenna-Colico, conosco i problemi della viabilità della nostra Valle. Però non ritornerei a vivere in una città; mi piace Chiavenna, la sua cornice, i suoi tempi, la sua dimensione, la sua gente. Mi piacerebbe vivere in un ambiente ancora più sano, pulito, curato, pensato, accogliente, vivace.

Ho fatto l'esperienza di consigliere comunale due mandati fa.

Diffido dell'uniformità e dell'omologazione; intendo la comunità come un insieme di individui, che hanno progetti di vita autonomi e perseguono in libertà i propri obiettivi, persone che però sanno anche confrontarsi positivamente con gli altri, per contribuire al bene comune e per consolidare i valori condivisi.

3 commenti:

  1. Cara Bea, ti lascio una frase di Robert Kennedy come incitamento: "Alcuni uomini vedono le cose per quello che sono state e ne spiegano il perchè. Io sogno cose che ancora devono venire e dico, perchè no".

    Di mio aggiungo: osa l'inosabile. Il coraggio paga, sempre.

    RispondiElimina
  2. pubblicate il programma per favore? il blog è fermo da una settimana a parte i ringraziamenti qui a fianco

    RispondiElimina
  3. A me il programma che è stato distribuito è piaciuto, mi sembra aperto, disponibile ai cambiamenti, sensato.
    Emerge quale è l'idea di Chiavenna, una città viva, tra tutela delle nostre tradizioni e voglia di novità.Attenta alla partecipazione della gente alla vita amministrativa.
    mi piace che si parta da qui, che si provi a far incontrare l'attivismo dei volontari delle associazioni con il Comune.Buona anche la direzione della sostenibilità e della solidarietà, della città educativa,fanno parte delle nostre abitudini (...scola de umanità).
    Non mi sembrano obiettivi scontati o politichesi, mi sembrano ben fondati nel nostro territorio.L'importante è crederci e essere coerenti.In tempi di disimpegno, di egoismi, di cura dei propri interessi, mi sembra significativo dare spazio a queste priorità.

    RispondiElimina

N.B. Si avvisa che non verranno pubblicati i commenti "Anonimi", salvo casi particolari di necessità di privacy. Si prega di firmarli con "Nome/URL"